Programma

Edmund Jacobson (1888 – 1983), a seguito dei suoi lavori sperimentali, elaborò un programma – il Rilassamento Muscolare Progressivo – RMP, basato sul metodo dell’osservazione scientifica. In base agli studi sull’eccitabilità nervosa ipotizzò l’esistenza di una relazione tra gli stimoli emotivi e il grado di tensione muscolare, relazione che oggi, grazie alle recenti ricerche in neuroscienze, è stata confermata.
La tecnica RMP si basa sulla evidenza che il pensiero e lo stato emotivo influiscono sul livello di risposta muscolare, ovvero sulla relazione tra muscolo, pensiero ed emozioni. Lo stress induce tensione muscolare e mentale ed anche da questo derivano disturbi spesso di natura psicosomatica. Ridurre perciò la tensione muscolare diventa un fattore importante per la prevenzione e la cura.
L’idea di Jacobson, in cui ogni pensiero, ogni percezione, ogni emozione è correlata ad una modificazione del tono muscolare, è ormai validata dalle recenti ricerche in neuroscienze in ambito PNEI. Se vediamo sopraggiungere una macchina mentre camminiamo tendiamo i muscoli delle gambe e del tronco per predisporci alla fuga. Questa risposta, definita da Jacobson di “adattamento per la sopravvivenza” include non soltanto reazioni sensoriali ma coinvolge in toto il sistema nervoso, quello endocrino e quello muscolare. L'attività nell'apparato neuromuscolare risente delle sollecitazioni provenienti dalle percezioni interne ed esterne che l'organismo umano è in grado di elaborare per garantirsi la sopravvivenza.
Il rilassamento muscolare, quindi tende a ridurre l'eccitabilità corticale, simpatica e ipotalamica consentendo di ridurre l'intensità degli stati emotivi. In condizioni di riposo il sistema muscolare permane in uno stato di tensione attiva, cosiddetta di tensione residua, diversa da quella della contrazione muscolare durante le normali attività motorie. 
L’essenza della tecnica, quindi, consiste nel mettere in tensione alcune parti del corpo ed in seguito rilassarle e si basa sull’apprendimento della riduzione volontaria di tensione e del successivo rilascio nei diversi gruppi muscolari del corpo. L’attenzione si orienta alla percezione delle sensazioni che accompagnano l’attivazione e il rilasciamento muscolare. Si deve notare la sensazione di tensione e di rilassamento nel momento in cui si smette di contrarre il muscolo e ciò aiuterà a provare una piacevole sensazione di benessere corporale che si tradurrà in equilibrio psicologico.

OBIETTIVI E COMPETENZE ACQUISITE
Il corso si pone l’obiettivo di permettere a tutti i partecipanti di acquisire le necessarie competenze per la conduzione della pratica di rilassamento, prima nell’acquisizione a livello di sperimentazione personale e poi nel trasferimento verso singoli o gruppi, in ambito del riequilibrio e del benessere personale.

PROFILO IN USCITA
Il protocollo di Rilassamento Muscolare Progressivo è uno strumento sempre attuale e può essere di grande aiuto non solo per i professionisti della psicologia ma per le persone in generale. Il bacino possibile di utenza è molto vasto soprattutto in relazione alla situazione pandemica attuale dove si ha bisogno di strumenti anti ansia e di rilassamento. 
Il protocollo trova infatti applicazione in tutti quegli ambienti privati, di gruppo o aziendali, dove sia possibile applicare la tecnica a beneficio dei fruitori che necessitano di acquisire competenze nel rilassamento autogenico.

STRUTTURA DEL CORSO E ATTESTATO 
Il corso è strutturato in circa 4 ore di video-lezioni e in materiale didattico (che viene fornito in formato elettronico), la cui lettura e studio risultano fondamentali e necessarie per una completa formazione. Entrambe costituiscono argomento dell’esame finale, strutturato in domande a risposta multipla, il cui superamento consente l’ottenimento dell’attestato di Competenza in Rilassamento Muscolare Progressivo di Jacobson.
Il test finale può essere ripetuto più volte con possibilità di usufruire nuovamente dei contenuti didattici.