
La teatroterapia: un ponte tra espressione, persona e salute mentale
20 Maggio 2025La teatroterapia è una forma di intervento psicologico che utilizza strumenti e tecniche del teatro con finalità terapeutiche e riabilitative. Nata dall’incontro tra arte e psicologia, si propone come uno spazio protetto in cui le persone possano esplorare vissuti interiori, esprimere emozioni, sviluppare consapevolezza di sé e potenziare le proprie capacità relazionali. A differenza del teatro tradizionale, orientato alla performance e al giudizio del pubblico, la teatroterapia si concentra sul processo creativo e trasformativo vissuto da chi partecipa, ponendo l’accento sul percorso piuttosto che sul risultato estetico.
Questa pratica si colloca in un’area di confine tra discipline artistiche e psicologiche, integrando linguaggi come il corpo, la voce, il gesto e la narrazione per favorire una connessione profonda tra dimensioni cognitive, emotive e corporee. Il teatro, in questo contesto, diventa un laboratorio simbolico, uno spazio sicuro dove agire ruoli, emozioni e vissuti difficili da esprimere verbalmente. In particolare, nei bambini e nei soggetti più fragili, questo approccio consente di accedere a contenuti interiori in modo indiretto ma potente, promuovendo la rielaborazione delle esperienze, il rafforzamento dell’autostima e lo sviluppo delle competenze sociali.
La teatroterapia si distingue dalla drammaterapia per un’attenzione maggiore alla dimensione corporea, alla presenza scenica e all’improvvisazione, privilegiando un lavoro esperienziale ed emozionale rispetto all’elaborazione narrativa. Le sue basi teoriche affondano in diversi modelli, dalla psicodinamica alla psicologia umanistica, fino all’analisi transazionale e alle recenti scoperte neuroscientifiche, che riconoscono il valore trasformativo dell’esperienza incarnata e della risonanza emotiva.
Attraverso tecniche come il gioco di ruolo, la costruzione di personaggi, l’improvvisazione e la narrazione scenica, i partecipanti possono confrontarsi con parti di sé, elaborare traumi o conflitti, e sperimentare nuove modalità di relazione. Il gruppo, elemento fondante di molti percorsi teatroterapeutici, rappresenta un contenitore empatico e non giudicante, nel quale si sviluppano fiducia, ascolto reciproco e senso di appartenenza.
Negli ultimi anni, la teatroterapia ha trovato ampia applicazione in ambito clinico e sociale, dimostrando la propria efficacia in contesti molto diversi: dalla riabilitazione psichiatrica al lavoro con adolescenti in difficoltà, dal sostegno alle donne vittime di violenza ai percorsi di inclusione per persone con disabilità. Un tratto comune a questi interventi è la possibilità di “mettere in scena” la propria storia, trasformandola simbolicamente e riappropriandosi del proprio vissuto.
Un esempio significativo è rappresentato dal modello CoATT (Co-active Therapeutic Theater), un approccio manualizzato che integra drammaterapia e performance. Durante la pandemia, questo modello è stato applicato anche in modalità remota in uno studio pilota pubblicato sul Community Mental Health Journal (2022), condotto su persone con disturbi mentali gravi (SMI – Serious Mental Illness). Sebbene i dati quantitativi non abbiano mostrato differenze significative, i partecipanti hanno riportato benefici rilevanti dal punto di vista esperienziale, tra cui un maggiore senso di agency, autocomprensione e capacità di espressione. La possibilità di condividere pubblicamente una performance online ha inoltre contribuito a superare barriere logistiche e psicologiche, ampliando l’accessibilità dell’intervento.
Oltre ai benefici individuali, la teatroterapia può avere un impatto positivo anche sul piano sociale. La rappresentazione scenica di vissuti autentici favorisce l’empatia negli spettatori, contribuendo alla riduzione dello stigma nei confronti del disagio psichico. Il teatro, in questo senso, diventa uno strumento di dialogo, sensibilizzazione e cambiamento culturale.
In conclusione, la teatroterapia rappresenta un approccio integrato e creativo alla cura, capace di coniugare l’espressione artistica con i fondamenti della psicologia relazionale. In un mondo che richiede sempre più strumenti inclusivi, partecipativi e centrati sul benessere globale della persona, essa si configura come una risorsa preziosa per la promozione della salute mentale e della coesione sociale.
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BIBLIOGRAFIA
Cheung, A., Agwu, V., Stojcevski, M., Wood, L., & Fan, X. (2022). A Pilot Remote Drama Therapy Program Using the Co-active Therapeutic Theater Model in People with Serious Mental Illness. Community Mental Health Journal, 58(8), 1613–1620. https://doi.org/10.1007/s10597-022-00977-z